L’uso dei social nelle diverse fasce d’età

Legenda Z M X B uso dei social Mentre stavo cercando dati sull’utilizzo dei social, mi sono imbattutto in una infografica, a cura di GlobalWebIndex, che riporta alcuni dati interessanti proprio sull’uso di social media e social network in riferimento alle ‘generazioni’ tipiche di cui si parla, ossia generazione X, millennial, generazione Z e baby boomer.

L’infografica la pubblico a fondo articolo: prima voglio estrarre due “pezzi” dell’immagine, che ho trovato particolarmente interessanti.

Anzi: prima di tutto, chi rientra in ciascuna di queste fascia di età (nelle “generazioni” citate nell’infografica) ?
Ecco un’immagine tratta dal sito kasasa.com:

GenZ - millenials - GenX - Baby Boomers

 

Chiarito questo, ecco il pezzo dell’infografica che descrive l’utilizzo di cinque principali piattaforme social (YouTube, Facebook, Instagram, Whatsapp e Twitter) da parte delle diverse ‘generazioni’:

Utilizzo di 5 social media a da parte delle diverse generazioni e fasce d'età

Cosa ci dice questa immagine:

  • la fascia di persone più “adulte” 😉 è quella che usa meno i social, ma è anche quella che cresce di più in proporzione (beh, certo, partendo da percentuali più basse, è anche facile…)
  • YouTube è la piattaforma social mediamente più utilizzata a tutte le età (secondo me, conta anche il fatto che non richiede registrazione per l’utilizzo e che i risultati appaiono direttamente nelle ricerche fatte su Google)
  • I millennial (cioè i nati tra 1980 e 1994) sono la fascia che usa di più Facebook (il che è vero: siamo quelli, mi ci metto anch’io, che abbiamo vissuto l’esplosione di Facebook e l’abbiamo abitato da subito; inoltre questa ricerca è del 2018, e i numeri riportati per Facebook per la generazione Z mi sembrano invece molto alti, onestamente…)
  • Per i più giovani, YouTube e Instagram sono i due ambienti social di riferimento con precentuali di utilizzo molto elevate (però direi che per la fascia teen ora c’è pure TikTok da considerare…)
  • Per Whatsapp invece mi aspettavo percentuali decisamente più elevate per tutte le fasce d’età
  • Twitter sembra essere quello più marginale (ed in effetti è così)

Dal fondo dell’infografica estraggo poi quest’altro pezzettino:

Social o motori di ricerca per cercare info su prodotti e brandCioè la percentuale di utenti che dice di usare i social oppure i motori di ricerca per trovare informazioni su prodotti, marchi e servizi online: i più giovani (generazione Z) sembrano utilizzare più i social che i motori di ricerca “classici” a questo scopo.

Interessante questo dato che ribadisce ancora una volta l’importanza della presenza e dell’utilizzo corretto dei social da parte delle aziende, sia per farsi trovare che per costruire e mantenere la propria reputazione.

Infine, l’infografica totale (click per ingrandire):

Infografica, l'uso dei social nelle varie generazioni di utenti, dai baby boomer alla generazione Z

 

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Le dimensioni ottimali delle immagini nei diversi social

guida alle dimensioni ottimali delle immagini nei socialQuando si inseriscono immagini nei diversi ambienti social, è opportuno che queste siano delle dimensioni giuste perché appaiano in modo ottimale: sia che si tratti di completare pagine/profili/account (ad esempio le dimensioni dell’immagine di copertina / cover image di una pagina Facebook), sia che si tratti di un’immagine inserita in un post.

Trovo interessante quindi l’infografica qui sotto, pubblicata su pixelwhizz.com, che riassume appunto le dimensioni che dovrebbero avere le immagini che carichiamo e usiamo nei principali social, in modo che appaiano al meglio.

In realtà, c’è un’aggiunta/precisazione da fare: in Facebook l’immagine di copertina viene visualizzata 828 x 315 su schermo pc (anche se dicono di caricarla 851pixel), mentre su smartphone diventa 640 x 360. Importante da sapere questo, per evitare che venga tagliata in modo indesiderato.

Per il resto, prendiamo nota. Info sempre utili da sapere per ottimizzare post e canali social.
…perlomeno fino alla prossima modifica delle dimensioni da parte dei social stessi! 🙂

dimensioni ottimali delle immagini nei social

Cosa succede in 60 secondi su Internet

Cosa succede in un minuto su InternetMi affascina sempre quando trovo infografiche che riassumono cifre e dati su quello che succede in un minuto su Internet… Per quanto i numeri da soli non siano sufficienti e vadano letti e interpretati, niente… mi colpiscono! 🙂
Ci danno un’idea dell’importanza svolta oggi dalla rete, dell’incredibile traffico di dati, e delle interazioni che Internet ha permesso.

In effetti, ne avevo già scritto 3 anni fa e anche a inizio di quest’anno (il confronto con il post di oggi è utile per vedere come evolve l’uso della rete). Ieri, navigando in rete, ho trovato il riferimento a due recenti infografiche, una di Excelacom e un’altra di Domo e presentata in un post di Larry Kim su inc.com, che presentano dati e numeri su quello che succede in Internet ogni 60 secondi. Le riporto entrambe più sotto.

Alcuni dati che mi sono rimasti impressi:

  • Facebook: quasi 300.000 aggiornamenti di stato e oltre 4 milioni di “mi piace” a post di altri
  • YouTube: 300 ore di nuovi video vengono caricati e 2,78 milioni di video visualizzati
  • Skype: oltre 100.000 chiamate
  • Google: 2,4 milioni di ricerche
  • E-mail: 204 milioni di email spedite
  • Pinterest: quasi 10.000 pin di immagini

Wow, e tutto questo ogni singolo minuto !

L’infografica di Excelacom
(clicca per ingrandire)
Cosa succede in 60 secondi su Internet - Excelacom

L’infografica di Domo
(clicca per ingrandire)
Cosa succede in un minuto su Internet - Domo

Quali social media dovrebbe usare la mia azienda?

quali social media scelgo per la mia aziendaIn un post recente nel blog di Salesforce Canada, si parla della importanza di analizzare la propria audience per capire quali siano i social media più adatti per la propria azienda e la propria attività.
Quando come azienda si inizia a considerare di utilizzare i canali social, infatti, la domanda cruciale spesso è: quali social media uso? Quali sono più adatti, corretti, indicati per la mia azienda, per la mia attività?

Naturalmente sono molti i fattori da prendere in considerazione.
Anzitutto il settore di attività (dice il post di Salesforce: “un hotel dovrebbe decisamente usare Instagram, una banca probabilmente no“), le risorse a disposizione (in termini di persone da dedicare a seguire i diversi ambienti, di competenze possedute, di contenuti che si possono/vogliono pubblicare….), la presenza dei concorrenti (in quali social sono presenti), ma soprattutto è importante l’analisi della propria audience: con chi voglio parlare? Quali sono le caratteristiche del mio cliente attuale e potenziale? E quindi: quali canali social utilizza il mio target?

Come checklist delle caratteristiche da conoscere del proprio target, il post di Salesforce propone questa:

Caratteristiche demografiche del target - social media

Di tutti i punti presentati, reddito (yearly earnings) e location (città/campagna) non li trovo particolarmente interessanti qui da noi: forse nel caso dal Canada (il post è nel blog di Salesforce Canada) è diverso, e per chi si vuole rivolgere ad un pubblico USA/Canada diventa invece uno schema importante da seguire!
Trovo sicuramente importanti e validi anche qui da noi: età, genere, livello di scolarità, interessi specifici.
In ogni caso, una volta capita e analizzata la propria audience, si può passare a vagliare i differenti social per capire se e quali ci possono essere utili (o necessari) per comunicare con il nostro target.

Riporto a fine post l’infografica completa, e riassumo qui di seguito alcune considerazioni che aiutano ad analizzare i social media principali. Come al solito, i punti presentati nell’infografica sono comunque opinabili (in particolare, come accennavo prima, le considerazioni sulla fascia di reddito), però rimangono spunti interessanti da cui partire, e più in generale è fondamentale l’idea di dover analizzare gli ambienti social a partire dal tipo di audience cui miriamo. Non solo per capire quali ambienti social siano più utili nel nostro caso specifico, ma anche per capire quali social siano invece non utili, nell’ottica di ottimizzare (e non sprecare) le risorse a disposizione e di interagire con le persone “giuste” per noi.

  • Facebook: c’è chiunque (o quasi). Non significa che sia obbligatorio usare Facebook, ma che molto probabilmente troveremo la nostra audience desiderata anche in Facebook (magari meno fra i più giovani)
  • YouTube: spesso sottoutilizzato in molti settori, invece potenzialmente molto efficace nel raggiungere il pubblico; quasi fondamentale per musica, videogiochi, elettronica
  • Twitter: ottimo per condividere e dare visibilità a notizie e contenuti propri, ma soprattutto per creare dialoghi e interazione
  • LinkedIn: fondamentale soprattutto per il B2B; però si basa anzitutto sulla partecipazione e l’attività delle singole persone, più che dell’azienda in sè
  • Instagram: il social più in ascesa e il più diffuso tra i più giovani, utile per raccontare per singole immagini
  • Pinterest: utenza soprattutto femminile e ideale per tutte le attività “visive” (moda, viaggi, artigianato…); presentazione delle immagini molto più strutturata (bacheche) rispetto a Instagram
  • Tumblr: un po’ social media, un po’ blog. Funziona soprattutto per contenuti brevi, e registra un’alta attività di re-blogging, che può aiutare la diffusione dei contenuti.

Date un occhio all’infografica completa e all’articolo originale che contengono riflessioni anche su altri ambienti come Reddit, Imgur, Snapchat.

(clicca per ingrandire l’immagine)Which Social Media Sites Should Your Company Be On?

Com’è cambiato l’uso di Internet

Com'è cambiato l'uso di InternetAvete presente la classica infografica “cosa succede in un minuto su Internet?” ?

Tech Spartan ne ha pubblicata una di recente che mette a confronto cosa succedeva in un minuto su Internet nel 2013 con un minuto su Internet nel 2014. Eccola qui sotto (clicca sull’immagine per ingrandirla).

Sono infografiche interessanti perché ci aiutano a ricavare dati interessanti e a capire i trend di quello che sta succedendo in rete: se e come, quindi, stia cambiando l’uso di Internet.

Cosa notiamo, tra le altre cose?

  • un aumento di più dell’11% del numero globale di utenti che usano Internet
  • nonostante le voci di presunta crisi, aumenta anche il numero di login (quindi di accessi) a Facebook (quasi +30%)
  • l’aumento più notevole è relativo ai contenuti caricati su YouTube (quasi + 200%!)
  • la conferma dell’affermazione di Instagram (+76% di foto caricate ogni minuto)
  • l’aumento anche delle email inviate (che di quelli citati è sicuramente lo strumento più longevo e “storico”)

Cosa vi sembra?

In An Internet Minute – 2013 VS 2014
Created by Tech Spartan

Come creare post perfetti per i diversi social

come scrivere post perfetto socialPunto di partenza: non esiste il post perfetto valido per tutti gli ambienti social (purtroppo? 🙄 ). Ogni social ha il suo stile, le sue consuetudini, il suo “glossario”.

Però è possibile individuare alcune linee guida generali, e dare qualche indicazione su come scrivere post efficaci nei principali canali social (LinkedIn, blog, YouTube, Facebook, Twitter, Pinterest, Google+, Instagram, Vine, Tumblr). E’ quello che fa la (enorme ma molto utile) infografica che riporto qui sotto, creata da MyCleverAgency.

Contiene molti suggerimenti interessanti. Ne estraggo, qui di seguito, uno per ciascun social (quello che mi pare più rilevante), lasciandovi il piacere di leggere l’intera infografica (vi assicuro che ne vale la pena):

  • Blog: attenzione al titolo del post e al primo paragrafo
  • Facebook: includere un’immagine, spingere ad un’azione inserendo un link nel post
  • Google+: usare gli hashtag, usare immagini grandi e taggare altri utenti
  • LinkedIn: inserire un link nei post e tenere i post brevi, utili e mirati
  • Twitter: usare i link shortener, non consumare tutti i 140 caratteri, usare bene gli hashtag
  • YouTube: titolo, descrizione e keyword sono i 3 elementi principali per l’ottimizzazione dei video caricati
  • Pinterest: le immagini senza volti umani ottengono più repin, e sono preferibili immagini a colori a quelle in bianco e nero (mah…)
  • Instagram: descrizioni e hashtag sono importanti e vanno aggiunti a ciascuna immagine
  • Tumblr: il template scelto è importante, così come seguire altri utenti e ribloggare i post di altri per creare un vero effetto rete

Infine, in fondo all’infografica, segnalo la tabella che cerca di definire, ancora una volta, giorni e orari migliori per la pubblicazione nei diversi ambienti social.

Post perfetto nei social media - My Clever Agency

Statistiche social media 2014

Social Media 2014 Statistics - Business 2 Community

Dopo la social media map 2014, ecco un altro post di dati sui social 🙂

Business 2 Community ha pubblicato un’infografica che riassume alcuni dati dei principali ambienti social, aggiornati al 2014.
I social considerati sono nell’ordine: Facebook, Google+, Twitter, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Vine, Snapchat, YouTube e i Blog. Interessante l’entrata (per così dire) di Snapchat accanto agli altri ormai ampiamente noti e consolidati.

Non riesco a pubblicare l’infografica direttamente qui, perché l’hanno resa “interattiva” (cioè non è una classica immagine unica, e i dati sono cliccabili e twittabili), ma riprendo i dati principali evidenziati da Business 2 Community:

  • Il 75% dell’engagement su Facebook avviene nelle prime 5 ore
  • Il 53% dell’interazione tra utenti e brand su Google+ è di tono positivo
  • Il 44% degli utenti Twitter non ha mai twittato
  • L’84% degli utenti donne e il 50% degli utenti uomini su Pinterest sono utenti attivi
  • Ogni secondo si iscrivono a LinkedIn più di 2 nuovi utenti
  • Il 23% dei teenager considera Instagram il social network preferito
  • Su Vine vengono condivisi video soprattutto nei weekend
  • Ogni giorno su Snapchat vengono inviati 400 Milioni di snap
  • Il 40% del traffico su YouTube è mobile
  • Le aziende B2B che usano i blogs generano il 67% in più di leads

L’infografica completa di tutti i dati è a questa pagina:
http://www.business2community.com/infographics/social-media-2014-statistics-interactive-infographic-youve-waiting-0904588

 

 

Cosa succede su Internet in un minuto?

In un minuto su Internet:

– vengono spedite più di 204 milioni di email
– Amazon incassa dalle vendite circa 83.000 dollari
– su Flickr vengono viste più di 20 milioni di foto e 3.000 ne vengono caricate
– vengono visualizzate almeno 6.000.000 di pagine su Facebook in tutto il mondo
– più di 61.000 ore di musica vengono ascoltate su Pandora
– più di 1.300.000 video clip vengono visti su Youtube

Che numeri!
(tratto da http://scoop.intel.com/what-happens-in-an-internet-minute/ via http://webeconoscenza.net/2012/04/07/dammi-solo-un-minuto/)

What Happens in an Internet Minute? - Intel Scoop Inside

Web 2.0 e PA in Veneto

Qualche mese fa, nel preparare il rapporto sulla Società dell’informazione nel Veneto insieme ai colleghi Miriam Tedeschi e Andrea Calvo, abbiamo fatto un’analisi sulla presenza degli Enti Locali veneti nei social network, ed in particolare in Facebook, YouTube e Twitter. (Nota: i dati qui citati sono stati raccolti a febbraio 2011)

In generale la presenza degli Enti locali veneti nei social network è ancora molto limitata, soprattutto se riferita a Twitter e YouTube. Già più elevati invece i numeri relativi a Facebook, a conferma di una maggiore notorietà raggiunta da questo ambiente.

In Youtube sono risultati presenti solamente 11 Enti locali del Veneto: 6 Amministrazioni comunali e 5 provinciali. Su Twitter le Amministrazioni locali venete presenti sono invece 3 su 7 (le Province) e 9 su 581 (i Comuni).

Maggiore invece, anche se comunque limitata, la presenza in Facebook: 52 profili istituzionali su un totale di 581 Comuni. E peraltro, in alcuni casi in cui manca il profilo istituzionale del Comune, sono i cittadini a “farsi carico” di aprire una pagina in cui vengono pubblicati eventi del Comune, si parla di politica, ci si lamenta di disservizi, ecc.

Comuni veneti in Facebook febbraio 2011(clicca per ingrandire)

Abbiamo anche cercato di valutare la “qualità” della presenza degli Enti nei social network, espressa in termini di frequenza di pubblicazione/aggiornamento e in termini di utenti iscritti alla pagina/canale.

Ci sono casi di Enti molto attivi, che si distinguono per aggiornamenti postati anche più volte al giorno o per numero di video inseriti in rete, e invece Amministrazioni che si limitano ad aggiornamenti molto più saltuari, quando non danno addirittura l’impressione di non seguire più attivamente gli spazi social.

Non si tratta peraltro di una distinzione che riflette la dimensione dell’Ente (ossia non è detto che gli Enti più grandi siano più attivi): ad esempio il Comune di Albignasego è presente sia su Twitter che su YouTube. Caso di eccellenza nel panorama veneto rimane il Comune di Venezia, che risulta molto attivo in tutte e tre le piattaforme considerate, e tale comportamento viene naturalmente anche “premiato” dal numero di utenti iscritti e followers: 3387 in Facebook, 992 followers in Twitter e 42 iscritti al canale YouTube.

Anche per quanto riguarda le Amministrazioni provinciali, la situazione è variegata, con alcune di esse presenti nei tre ambienti presi in esame, altre completamente assenti e altre ancora attive solo in alcuni degli ambienti analizzati.

Il rapporto completo è scaricabile da: http://netsirv.regione.veneto.it

Social media policy

Ecco come spiegare in modo efficace e simpatico la social media policy aziendale, un tema sempre importante e delicato in aziende e istituzioni: si possono utilizzare i social network sul lavoro? Cosa può fare un dipendente sui social network? Cosa non può fare?
E’ un tema che chiaramente rimanda anche al classico “i social network sul posto di lavoro sono una perdita di tempo“… Spiegando bene invece la policy aziendale in merito (e usare un video lo trovo originale ed efficace, appunto), si possono evitare errori e ottenerne invece i vantaggi.

Il video è del Dipartimento di Giustizia dello Stato di Victoria, Australia. Complimenti.