E’ appena uscito l’aggiornamento a luglio 2019 del report digital di We Are Social, sempre utile per ricavare dati aggiornati sui social e sul web in generale.
A fondo articolo riporto l’intero report (pubblicato su Slideshare), ma prima ne estraggo alcune slide, che mi hanno colpito (click sulle immagini per ingrandirle).
1. Come vengono scoperti nuovi brandi e nuove aziende
Bella questa slide perché mostra come i canali per farsi conoscere dal pubblico siano un mix tra media tradizionali (pubblicità in TV è al secondo posto), media digitali (motori di ricerca al primo posto, advertising sui social al quarto) e mezzi… personali (il buon vecchio passaparola è lì al terzo posto!).
Insomma, i canali tradizionali non sono morti per nulla; internet e i social hanno ampliato il numero e il tipo di canali a disposizione e infine i motori di ricerca hanno ancora il ruolo principale.
2. I termini più cercati su Google
Questa mi colpisce sempre per i primi tre posti: perché si cercano Facebook, Youtube, ma soprattutto Google… su Google? 😀 Seguono come era facile attendersi: il meteo, le notizie, i video…
L’unico termine mai sentito (da me) è Cricbuzz che ho scoperto adesso che è un sito che si occupa di cricket.
3. Numero di utenti dei principali social
Al primo posto, come sempre, Facebook, che si avvicina ai 2 miliardi e mezzo di utenti, seguito da Youtube e Instagram. Nessuna sorpresa: Facebook e Google continuano a dominare il web.
Se guardiamo alle app di messaggistica, di nuovo troviamo Whatsapp e Messenger (entrambi mondo Facebook) e WeChat, che è l’unico outsider qui, rispetto al duopolio Google-Facebook.
Nomi “nuovi” in questa classifica, direi TikTok (che obiettivamente oggi imperversa nella fascia più teen, 11-16 ! ) e Discord.
4. Attività svolte mediamente su Facebook in un mese dagli utenti
Questa slide (nuova, mi pare, rispetto alle edizioni precedenti del report di We Are Social) mi lascia qualche dubbio. In particolare sul fatto che mediamente in un mese si clicchi su 11 annunci/post pubblicitari su Facebook(ultimo dato a destra). Davvero? 😮 Mi pare tantissimo, rispetto ai numeri che di solito si ottengono dall’advertising e dai commenti che di solito scambio in aula con i partecipanti ai corsi.
Per il resto invece mi ci trovo di più: tra numero di like messi mensilmente ai post (13), numero di post ricondivisi (1? Forse pensavo un po’ di più…) e commenti pubblicati (5).
5. Page reach medio delle pagine su Facebook
Questa slide e la successiva sono forse quelle con i dati più interessanti (e ricercati…), anche se non è tutto chiaro.
Mediamente i post di una pagina raggiungono il 5,5% 😮 😮 😮 dei fan della pagina stessa (page likes) in modo organico, ossia senza fare advertising; e grazie all’advertising viene raggiunto mediamente il 28% degli stessi fan. Per lo meno io capisco così questa slide. Non mi è chiara invece, onestamente, la differenza tra il secondo e il terzo dato.
6. Engagement medio nelle pagine Facebook
Anche questo un dato interessante e che spesso mi viene chiesto: quale engagement dovrei raggiungere con i post della mia pagina? Dove engagement, ricordiamo, è l’insieme di tutte le azioni svolte dagli utenti a fronte di un post: mi piace (reazioni) + commenti + condivisioni + click su foto, link…
Ecco, da questa ricerca di We Are Social, risulta che il tasso medio di engagement è del 3,6%. Quindi il numero medio di persone che interagiscono con i post delle pagine aziendali Facebook è circa di 3,6 ogni 100 fan.
Naturalmente trattandosi di una media tra pagine molto diverse, è da considerare che pagine con numeri molto elevati di like (decine e centinaia di migliaia, e addirittura milioni) avranno tassi di engagement molto più bassi.
In generale, comunque, la slide ci ricorda che maggiore è l’interazione quando ci sono post con video (6,13% – sono anche i post più spinti da Facebook) e post con foto (4,49%). Si conferma cioè che aggiungere una foto o un video quando si pubblica post è importante ed efficace.
Questa infine è la presentazione totale del report, pubblicata su Slideshare: