Perché le persone usano i social

Perché le persone si collegano ai social? A che scopo?

Può sembrare una domanda sciocca, però l’immagine che inserisco qui sotto (tratta dal report di WeAreSocial/Hootsuite di luglio 2021) aiuta invece a ridare il giusto ruolo alle piattaforme social e a definire meglio obiettivi e comportamenti quando li si usa in azienda.

In estrema sintesi: le persone non si collegano ai social per acquistare, né per vedere pubblicità o per conoscere l’ultima novità lanciata dalla tua azienda, ma per altri motivi più “umani”, più “social”.
Quindi non è strano che i post sponsorizzati non generino milioni di euro ogni volta, né che gli utenti dei social non interagiscano con i post più commerciali/pubblicitari di aziende e brand.

Questo poi non vuol dire che allora Facebook, Instagram, LinkedIn & c. non servano alle aziende o siano una perdita di tempo, ma che vanno usati bene per quello che sono, adattando la comunicazione aziendale ai social, non viceversa. Come azienda, dobbiamo soprattutto cercare la relazione, l’interazione con i nostri utenti e, grazie a quello, riusciremo poi a vendere: non usare i social come bacheche pubblicitarie.

Vabbè, vediamo l’immagine:

Quindi, i 5 motivi principali per cui le persone usano i social sono nell’ordine:

  • Rimanere in contatto con amici e famigliari
  • Passare del tempo
  • Leggere notizie
  • Trovare contenuto divertente
  • Scoprire di cosa si parla in giro

Tutti motivi appunto “social”: non c’è niente di business/advertising/e-commerce/shopping o simili tra le ragioni principali per cui le persone usano i social.

Solo al sesto e al settimo posto troviamo “trovare ispirazione su cosa fare e comprare” e “trovare prodotti da comprare”.

Ancora meno importante è “Vedere contenuto dei marchi/aziende preferiti”, ed è addirittura all’ultimo post di questa classifica “seguire celebrità e influencer”.

Mi sembra un’utile infografica da condividere, per avere un quadro corretto che aiuta a impostare al meglio l’attività e la strategia aziendale sui social.
Quando agiamo come aziende nei social, dobbiamo ricordarci di come usiamo gli stessi social come persone: cosa cerchiamo? cosa ci piace e cosa no? su cosa clicchiamo e cosa invece ignoriamo?
Solo così possiamo creare i messaggi giusti e l’interazione giusta con gli altri utenti e quindi sfruttare al meglio questi ambienti per la nostra attività.

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Report Digital 2020

Come ogni anno a fine gennaio, WeAreSocial e Hootsuite hanno pubblicato il loro rapporto ‘Digital2020’ che riporta tantissimi dati sul mondo Internet-digital-social. Al momento è uscito solo il report mondiale, cui segue (di solito) nel giro di qualche giorno/settimana il dettaglio per singola nazione.

Come negli anni scorsi, non sto a fare un’analisi completa delle 247 slide, ovviamente (slides scaricabili da slideshare; sul sito di wearesocial invece la presentazione ufficiale), ma riprendo le principali slide che mi hanno colpito e che più da vicino riguardano la mia attività di consulente/formatore.

Web in generale

Accesso ad Internet per device (pc/mobile)Accesso ad Internet da pc e mobileIl 53% del traffico web avviene da smartphone, il 44% da pc fisso e portatile, il 2,7% da tablet. I tablet sono veramente residuali ormai, mentre non c’è stata la “scomparsa” del traffico da pc, come alcuni sembravano immaginare, anche se è in discesa rispetto al 2018. Più o meno metà del traffico web è da mobile, ma l’altra metà è da fisso: interessante questo per immaginare e costruire al meglio i siti web.

Percentuale traffico web da smartphonePercentuale di utilizzo smartphone nell'accesso a internetA conferma della slide precedente: poco più della metà del traffico web è da smartphone. In risalita rispetto all’anno precedente, quando però era diminuito rispetto al 2017.

Percentuale di uso dei diversi browser
Percentuali di utilizzo dei diversi browserIl browser più utilizzato è Chrome (63%, e in aumento rispetto all’anno prima), seguito da Safari. Beh, non una grande sorpresa: Safari è il browser di riferimento del mondo Apple/IoS e Chrome quello del mondo Android (…e di Windows sui pc fissi).
Non credevo fosse così bassa la percentuale di Firefox in realtà (credo che dipenda dal fatto che è fondamentalmente usato solo su fisso e non su mobile).

Uso ad-blocker
Percentuale uso di ad-blocker per PaeseQui la slide è diversa: non è per marca/brand di ad-blocker ma per Paese. Mediamente nel mondo un utente su due usa un ad-blocker. In Italia la percentuale è un po’ più bassa (40%): secondo me è solo perché non ne parlano vip e guru vari. Inoltre praticamente non esistono ad-blocker per smartphone… (come-lo-vorrei!)

Siti web più visitati al mondo
Siti web più visitati al mondoStrano eh? I primi tre siti più visitati al mondo sono Google, YouTube e Facebook 🙂
Twitter al sesto posto mi pare strano…

Fonti per la scoperta di brand (come vengono trovate le aziende in rete)
Come vengono trovare le aziende in reteCome già avevo notato nell’aggiornamento sempre di WeAreSocial di luglio scorso, motori di ricerca, pubblicità in tv e passaparola sono tuttora i principali canali per far conoscere la propria azienda, il proprio brand.
Gli strumenti più propri del web 2.0 (ads social, commenti e consigli social, ads nelle app) si stanno ritagliando il loro spazio, ma non sono ancora al top della classifica. Quindi un mix tra i vari canali, a oggi, è la scelta più corretta, per arrivare al meglio ai diversi target e sfruttare le diverse possibilità.

 

Facebook

Utenti suddivisi per fasce d’età e genere
Utenti Facebook per fasce d'età e genereCome per i successivi (Instagram, Pinterest e LinkedIn), il dato è definito come pubblico raggiungibile tramite advertising, ma è un’ottima approssimazione della tipologia di utenti che utilizzano il social. Nel caso di Facebook, le fasce d’età di utilizzatori più presenti sono 18-24 e 25-34, con una lieve prevalenza di pubblico maschile.
Vabbè, io sono già nella fascia 45-54 …di cui in realtà mi aspettavo una percentuale più alta, perché siamo stati gli utenti del boom iniziale di Facebook. No?

Dispositivi utilizzate per accedere a Facebook
Dispositivi utilizzati per accedere a FacebookBeh… che 8 utenti su 10 (il 79%) dica di accedere a Facebook SOLO da smartphone è davvero molto. Avrei detto un po’ meno. Però, se così è, diventa davvero fondamentale quando si pubblica o si fa adv, essere sicuri di come il post verrà visualizzato su smartphone!

Numero medio di azioni svolte dagli utenti su Facebook ogni mese
Azioni medie per mese su Facebook - like, post, commenti...In media, ogni mese, ciascuno di noi mette 13 like a post, pubblica 5 commenti e condivide 1 post. Mi convincono poco (per lo meno, per la mia personale esperienza sia lato utente che lato gestore pagine) i 12 click al mese su post sponsorizzati. Mi sembrano taaaaantissimi!

Engagement medio dei post delle pagine aziendali
Engagement medio pagine FacebookMediamente l’engagement generato dai post delle pagine Facebook è del 3,39% (ossia poco più di 3 persone ogni 100 che vedono un post, interagiscono con quel post).
La percentuale sale con i post con video e con foto (ecco perché in aula diciamo sempre che è fondamentale aggiungere sempre foto o video ai post!).

Page reach
Page reach medio su FacebookDi questa slide mi interessa soprattutto il dato centrale (average organic reach): mediamente le pagine raggiungono il 5,17% dei propri fan in modo organico (ossia senza advertising) !
Questa slide va letta insieme alla prossima:

Differenze in reach e engagement tra pagine con più e con meno di 10.000 likeDifferenze in reach e engagement tra pagine con più e con meno di 10.000 likeCome era prevedibile, le pagine con meno di 10.000 fan hanno in proporzione un reach e un engagement migliore (certo che un reach organico del 2% è veramente basso!)

 

Instagram

Profilo utenti
Profilo utenti InstagramUtenti Instagram per fasce d’età e genere. Eeeh… il pubblico Instagram non è più così giovane e teenager… si è spostato sulla fascia 25-34. Utile da sapere, quando si scelgono i social più corretti per il proprio target. (Dove sono i teenager? TikTok?)

Engagement medio
Engagement medio InstagramL’engagement medio su Instagram (account aziendali/business) è del 1,49%. Stavolta mi sembra molto basso: per le aziende che gestisco io, si sta tra il 4 e il 6%, con un numero di follower tra 2.000 e 5.000. Quasi sicuramente sono gli account con più di 10.000 follower che (come in Facebook) abbassano la media globale… A proposito: su Buzzoole, un articolo su scomparsa dei like e engagement.

 

LinkedIn

Dati utenti
Dati utenti LinkedInNon ci sono grandi dati qui… tranne il 660 milioni di utenti raggiungibili via adv (e quindi più o meno utenti LinkedIn) e la proporzione 43/57 tra utenti donne e utenti uomini.

Utenti per fasce d’età e genere
Utenti LinkedIn per genere e fascia di etàMmmm, anche qui sinceramente mi sarei aspettato un dato un po’ diverso, con una percentuale un po’ più alta nella fascia 35-54. Comunque, interessante da sapere.

 

Pinterest

Panoramica su utenti
Panoramica dati utenti PinterestCirca 170 milioni gli utenti di Pinterest, e il 72% è di sesso femminile.

Utenti per fasce d’età e genere
Utenti Pinterest per genere e fasce d'etàOk, netta prevalenza femminile, e pubblico mediamente giovane. Però, interessanti anche quelle percentuali sopra i 50. Un pubblico comunque più maturo di Instagram, nonostante come detto prima anche su Instagram l’utente medio sta “invecchiando”.

Cosa chiederei per il 2020 ai social, se potessi?

Cosa vorrei dai social nel 2020All’inizio di ogni anno, in molti cercano di capire in quale direzione evolveranno i vari social e quali saranno i trend della comunicazione online.

Io invece vorrei fare una cosa diversa: lavorando da anni con i social, ci sono delle cose con cui mi scontro nel lavoro quotidiano o che mi vengono fatte notare quando faccio formazione. Quelle cose che dici “ma dai! Ma perché?! Non potrebbero cambiare, fare in modo che.. ?”

Ecco, se potessi parlare direttamente con i vari signor Facebook, signor Instagram, signor LinkedIn, signor Pinterest, questa è la lista di cose (molto pratiche e operative, no filosofia e massimi sistemi di funzionamento delle piattaforme; no, no: cose che semplificherebbero il lavoro di ogni giorno!) che mi piacerebbe chiedere per il 2020.
Piccoli cambiamenti, ma che farebbero esclamare “oh, finalmente!!!”. 😎

Se ne avvererà qualcuna? 🙂

Dunque, vorrei:

Facebook

  • pagine che si caricano più velocemente
  • post multilingua funzionanti anche con i video !
  • meno comportamenti inspiegabili (un giorno in una pagina trovo il “crea slideshow”, il giorno dopo non appare più, 3 giorni ritorna…)
  • più semplicità nel contattare un supporto tecnico quando serve (senza essere un top spender…)
  • un “cruscotto” unico di gestione della comunicazione aziendale: oggi ci si muove tra gestione in pagina, strumenti di pubblicazione, business manager, creator studio, audience insight… Eccheè?
  • alleggerire e migliorare le app (Facebook e Gestore delle Pagine), che ormai pesano tantissimo e non consentono di fare tutto quello che si può fare da pc

Instagram

  • il tasto condividi sotto le foto di altri utenti!!! (se no che social è? E tanto esistono app esterne tipo Repostapp che lo fanno perfettamente. Quindi, caro Instagram, se lo facessi direttamente tu?)
  • i post multilingua “à la Facebook” (eddai!)
  • che si decidesse su sta storia dei link cliccabili. Perché funzionano solo nelle storie e solo per chi ha almeno 10.000 follower? O funzionano dappertutto o da nessuna parte!
  • che fosse possibile lo zoom delle foto visualizzate nel feed (senza doverle tenere estese con due dita…)

LinkedIn

  • avere post multilingua come in Facebook
  • portare il limite di caratteri dei post delle pagine aziendali a 1300 caratteri come per i post personali (adesso nelle pagine è 700, perché questa differenza?)
  • statistiche migliori nelle pagine aziendali (prendendo ispirazione da Facebook, per dire…)
  • nei profili personali, riportare la dimensione dell’anteprima dei contenuti esterni a dimensioni visibili! (lo erano, adesso sono delle micro-anteprime quasi inutili. Ma perché?!)
  • nei profili personali, gestire meglio le esperienze professionali per i liberi professionisti (che sono tanti!). Il dover mettere un “datore di lavoro”, per forza, fa sì che alcuni scrivano “me stesso”, oppure “libero professionista” o “freelance” o “vari clienti”… non potrebbero semplicemente prevedere il caso “libero professionista” come piattaforma?

Pinterest

  • poter impostare un limite temporale nelle ricerche (tipo “solo foto caricate nell’ultimo mese/anno)
  • poter disporre i risultati delle ricerche in ordine cronologico dal più recente
  • migliorare la visualizzazione di didascalie e commenti quando si zooma sulle immagini. Se no, a che servono le descrizioni se sono praticamente nascoste? E come si crea interazione, se i commenti non si vedono?
  • avere un tab commenti a livello di bacheca (tipo in una colonna a destra) aiuterebbe a creare interazione

 

Lo so, sono piccole cose, ma lavorando soprattutto con PMI, i loro desiderata quotidiani non sono come costruire campagne di advertising da 5000euro con 20 versione diverse di ads da ottimizzare secondo criteri di performance, ma di riuscire a gestire i post e le interazioni quotidiane sui social in modo semplice!

Cos’altro potremmo chiedere?

 

Dati aggiornati sull’utilizzo dei social network in Italia

dati social italia 2018In attesa del rapporto annuale di We Are Social (sempre molto utile e ricco di dati), qualche giorno fa è uscito l’Osservatorio sulle Comunicazioni a cura di AGCOM – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, aggiornato a settembre 2018.

Tra i tanti dati del rapporto (su TV, quotidiani, telefonia fissa e mobile), c’è un pezzo anche dedicato ad Internet e all’utilizzo dei social in Italia.

Questa la tabella riassuntiva sull’utilizzo dei social in Italia a settembre 2018:

audience social network in italia, AgCom, settembre 2018Senza grandi sorprese, il social più utilizzato in Italia è sempre Facebook, con 35,7 milioni di persone raggiunte, seguito da Instagram con oltre 22 milioni di utenti.
Al terzo posto LinkedIn, che si conferma essere il social professionale più importante.

Interessante anche il risultato di Pinterest che, pianino pianino, si sta affermando (a proposito, per chi è in zona Treviso: 27 febbraio, presso Ascom, tengo il corso su Pinterest 😎 ) e che ha superato Twitter per numero di utenti.

Rimangono poi Google+ (che chiuderà a breve, come annunciato recentemente da Google stessa), Tumblr (di cui aspetto però di vedere i dati aggiornati dopo dicembre 2018, per vedere se la scelta di rimuovere e vietare tutti contenuti per adulti è stata una scelta vincente o se ne decreterà il crollo…) e Snapchat, un po’ strangolata da Instagram/Whatsapp.

Questa invece è la tabella con i dati numerici (sempre presa dal rapporto AgCom):

audience social network in italia, AgCom, settembre 2018La metto perché aiuta a vedere anche numericamente l’andamento nei diversi mesi (sì, si vedeva anche dalla prima tabella, ma mi pare che i numeri aiutino a capire meglio).
In particolare LinkedIn che in un anno (set 17 – set 18) è cresciuto di 5 milioni di utenti – una crescita di quasi il 50% ! -, negli ultimi mesi sembra essersi fermato. Vedremo se si conferma questa tendenza nei prossimi mesi o se ricomincierà a crescere: spazio ce n’è ancora molto e, dal mio punto di vista, se usato bene LinkedIn è molto efficace.

Il rapporto completo è liberamente scaricabile dal sito AGCOM alla pagina: https://www.agcom.it/visualizza-documento/afa1e285-b7e7-48e4-8900-fded71d34446

Ora aspettiamo il report digital 2019 di WeAreSocial!

 

Alcune recenti novità interessanti di LinkedIn

Alcune recenti novità interessanti di LinkedInNegli ultimi mesi LinkedIn sta rilasciando diverse novità: nuovi strumenti e funzioni, miglioramenti di funzioni esistenti…

Alcune di queste novità sembrano oggettivamente distanti dall’uso quotidiano, o quanto meno utili solo a chi fa un uso veramente approfondito della piattaforma.
Altre invece sono immediatamente utili per tutti. Queste di seguito, secondo me, sono le novità di LinkedIn da sapere e da iniziare a sfruttare subito:

  • ora è possibile sapere quante volte il nostro nome è apparso nelle ricerche di altri utenti su LinkedIn: molto interessante perché ci dà un primo parametro di “visibilità” del nostro profilo. Il mio nome appare se qualcuno fa una ricerca su LinkedIn? Ecco, adesso abbiamo una prima risposta. La funzione ci dice inoltre dove lavorano le persone che hanno fatto la ricerca e il loro ruolo. Non dice naturalmente il loro nome, ma soprattutto non dice quali fossero i termini di ricerca (che sarebbe invece molto utile).
    Come si trovano questi dati? Dal proprio profilo (sia da desktop che da mobile), sotto il riquadro iniziale c’è il box “la tua dashboard”: clicchiamo sulla voce più a destra, Comparse nei motori di ricerca.
    Quante volte il mio nome è apparso nelle ricerche su LinkedInOppure, più rapidamente da questo link: https://www.linkedin.com/me/search-appearances/
  • sono state migliorate le statistiche su chi ha visualizzato i nostri post: già da un po’ LinkedIn ci dice quante persone hanno visualizzato i nostri post e articoli, ora ha aggiunto qualche dettaglio in più: dove lavorano (azienda), che ruolo hanno, dove si trovano.
    Come sapere chi ha letto i nostri post? Da desktop, in home sulla sinistra abbiamo il “blocchetto” con il nostro nome, nel quale c’è il link “visualizzazioni del tuo post”: Home LinkedIn - link a profilo, visualizzazioni postoppure sia da desktop che da mobile, dalla stessa dashboard di cui sopra nella pagina del profilo, cliccando sulla voce di mezzo “visualizzazioni del post”Visualizzazioni dei post su LinkedInCliccando su quel link ci apre l’elenco dei nostri ultimi post e sotto ciascun post ci appare il numero di visualizzazioni:LinkedIn visualizzazioni dei postSe clicchiamo su quel numero (nell’esempio qui sopra “151 visualizzazioni“) arriviamo al dettaglio:LinkedIn, dettaglio visualizzazioni del mio postMolto interessanti (di solito) anche i contenuti suggeriti sotto per la condivisione
  • ora si possono personalizzare meglio le notifiche e quindi le notizie che leggiamo in homepage: stanchi di leggere di compleanni, anniversari lavorativi e nuovi lavori? Dalla homepage cliccando in alto su “notifiche” si accede alla pagina da dove possiamo decidere quali notifiche ricevere e quali disattivareLinkedIn, gestire le notifiche che si desidera ricevere
  • per chi usa l’advertising, ora è possibile definire il target caricando una lista di indirizzi e-mail: come già si poteva fare su Facebook, adesso anche su LinkedIn i destinatari di una campagna di advertising a pagamento possono essere definiti caricando una lista di indirizzi e-mail in nostro possesso, in modo da essere sicuri di raggiungere solo quei determinati utenti. Mooolto interessante per fare un advertising molto mirato, visto il carattere professionale della piattaforma e i costi superiori rispetto all’advertising Facebook
  • a breve si potranno inserire più foto in unico post anziché una sola. …dico “a breve” perché secondo LinkedIn è già possibile farlo, ma a me al momento – 25 agosto – non dà questa possibilità, quindi credo sia una funzione che stanno rilasciando mano a mano agli utenti!

Visualizzare in ordine cronologico i post su LinkedIn

Visualizzare i post LinkedIn in ordine cronologicoDopo il completo restyling grafico di febbraio 2017, nella homepage di LinkedIn era scomparsa la possibilità di visualizzare i post di contatti e pagine in ordine cronologico (cioè a partire dal più recente) anziché in ordine di rilevanza.

Come in Facebook, infatti, in automatico anche in LinkedIn i post sono presentati secondo un ordine deciso dalla piattaforma. E se invece uno voleva vedere gli ultimi post scritti dagli altri, questo non era più possibile.

Ecco, finalmente hanno riattivato questa possibilità: sotto il box di pubblicazione di un nuovo contenuto e prima della lista dei post, nell’angolo a destra compare ora una tendina “Ordina per“.
Scegliamo “in alto” per lasciare l’ordine di rilevanza deciso da LinkedIn, scegliamo “recenti” per vedere prima gli ultimi post scritti dai nostri contatti e dalle pagine aziendali che seguiamo.

Post LinkedIn in ordine cronologico

Ottimo, era ora.
Peccato che, come in Facebook, se usciamo dalla pagina e ci ritorniamo l’ordinamento ritorna in automatico su “in alto” anche se avevamo prima scelto quello cronologico….

In ogni caso, rispetto a prima (prima del restyling intendo) è già un enorme passo avanti, visto che nel vecchio layout LinkedIn occorreva trovare i famigerati 3 puntini per cambiare l’ordine…

 

Il nuovo layout di LinkedIn: le mie impressioni

Da stamattina anche io vedo il nuovo layout di LinkedIn. Ecco le mie prime impressioni.

Homepage

LinkedIn homepage, nuovo layout 2017

  • molto diversa rispetto a prima in quanto a spazi e organizzazione della pagina: sulla sinistra ora c’è il collegamento al profilo; è praticamente vuota la colonna di destra (anzi, a che serve quello spazio se rimane vuoto? Solo per i box pubblicitari? Bah…)
  • anche la barra dei menu in alto è cambiata; mentre prima i link diretti erano: Profilo | Rete | Lavoro | Interessi più 3 icone piccole in alto a destra messaggi | notifiche| menu personale, ora messaggistica e notifiche sono parte del menu principale, non c’è più la voce interessi, sostituita da “altro”. Inoltre c’è un link diretto a Pubblicizza che prima richiedeva due click
  • negli aggiornamenti hanno molta più visibilità le immagini
  • non è possibile ordinare gli aggiornamenti che leggiamo in homepage in ordine cronologico. Sembra solo temporaneamente: https://www.linkedin.com/help/linkedin/answer/72139 (letto in data 17 feb 2017). Spero proprio che ripristinino questa possibilità: già nella versione precedente era molto nascosta, ma toglierla del tutto secondo me è un errore. No, no, no.
  • La pubblicazione di contenuti su Pulse rimane tuttora accessibile solo impostando LinkedIn in lingua inglese (perché poi?…)

Profilo

  • più visibilità al blocco iniziale ed in particolare alla foto e alla tagline (titolo)
  • il riepilogo (summary) è incluso nel box iniziale, mentre prima aveva il suo box dedicato. Mah. Tra l’altro ne mostra in automatico solo le prime due righe (quindi, nota: diventa fondamentale cosa scriviamo nelle prime due righe del riepilogo!)
  • visitando i profili di altre persone vengono mostrati subito (sotto il box iniziale) i collegamenti in comune (interessante) e le ultime attività di quella persona su LinkedIn (molto interessante anche questo)
  • nel proprio profilo, invece, sotto il box iniziale foto-titolo, c’è l’aggiornamento su chi ha visitato il profilo e quanti hanno visto l’ultimo aggiornamento (ottimo) e sotto ancora l’elenco dei propri ultimi aggiornamenti (molto utile e comodo anche questo)
  • delle esperienze lavorative in automatico vengono mostrati solo titolo, datore di lavoro e periodo, ma non la descrizione. Bah, la cosa più interessante è proprio la descrizione invece!
  • maggiore visibilità alle segnalazioni. Bene, a mio parere sono molto importanti
  • Pubblicazioni, lingue, certificazioni, progetti sono raccolti e “strizzati” in unico box “Traguardi”. Mah. Almeno alle lingue darei più visibilità.
  • sulla destra, rilievo è dato alle informazioni di contatto (siti web, mail…)

Altro

  • gruppi e offerte di lavoro: nessuna particolarità; sono ovviamente nel nuovo stile di homepage e profilo, ma non mi pare di vedere cambiamenti specifici particolari
  • messaggistica: era già cambiata da un po’, con uno stile che riprende quella di Facebook, molto più “chat”

Insomma: al solito ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a questo nuovo layout e prenderci le misure per utilizzarlo al meglio. Al momento la mia prima reazione è stata “si stava meglio prima”, ma è la stessa cosa che si dice anche ogni volta che Facebook cambia qualcosa no?

Le dimensioni ottimali delle immagini nei diversi social

guida alle dimensioni ottimali delle immagini nei socialQuando si inseriscono immagini nei diversi ambienti social, è opportuno che queste siano delle dimensioni giuste perché appaiano in modo ottimale: sia che si tratti di completare pagine/profili/account (ad esempio le dimensioni dell’immagine di copertina / cover image di una pagina Facebook), sia che si tratti di un’immagine inserita in un post.

Trovo interessante quindi l’infografica qui sotto, pubblicata su pixelwhizz.com, che riassume appunto le dimensioni che dovrebbero avere le immagini che carichiamo e usiamo nei principali social, in modo che appaiano al meglio.

In realtà, c’è un’aggiunta/precisazione da fare: in Facebook l’immagine di copertina viene visualizzata 828 x 315 su schermo pc (anche se dicono di caricarla 851pixel), mentre su smartphone diventa 640 x 360. Importante da sapere questo, per evitare che venga tagliata in modo indesiderato.

Per il resto, prendiamo nota. Info sempre utili da sapere per ottimizzare post e canali social.
…perlomeno fino alla prossima modifica delle dimensioni da parte dei social stessi! 🙂

dimensioni ottimali delle immagini nei social

Digital, Internet, social e mobile – gennaio 2016

Dati digital mondo, italia 2016Aggiornamento a gennaio 2016 per il report di WeAreSocial ricchissimo di dati su internet, social media, digital, e-commerce e mobile nel mondo.
Include sia una parte dedicata al mondo in generale, sia gli approfondimenti riferiti a 30 paesi (dall’Argentina al Vietnam).

Rimando alla lettura globale del documento pubblicato su slideshare e da lì scaricabile gratuitamente.
Lo inserisco comunque anche qui:

Sul sito di WeAreSocial c’è un’analisi estesa dei principali dati emersi.
Io estraggo qui alcune slide che ritengo particolarmente interessanti: 2 riferite al mondo intero e 2 invece riferite all’Italia.

  • percentuale di penetrazione di Internet nei principali paesi (ossia la percentuale di popolazione che utilizza Internet in ciascuna nazione). In Italia siamo al 63%.
    Utilizzo di Internet per paese
  • numeri di utenti attivi nelle principali piattaforme.
    Facebook ha superato il miliardo e mezzo di utenti attivi. Rispetto all’anno scorso (vedi slide 28 in questo mio post dell’anno scorso) in crescita oltre a Facebook: Whatsapp, Tumblr e Instagram. Compaiono LinkedIn e Pinterest, mentre non compare il dato di Google+ (ahia…)
    numero utenti attivi per piattaforma social
  • dati globali riferiti all’Italia.
    Rispetto all’anno scorso sono aumentati di circa un milione gli utenti Internet, stabile il numero di utenti su Facebook (28 milioni), in aumento il numero di persone che accede ai social da mobile.
    Quadro digital, internet, social, mobile in Italia
  • piattaforme social più utilizzate in Italia.
    Al primo posto ora c’è Facebook (l’anno scorso era Whatsapp). In forte aumento Instagram e LinkedIn.
    Utilizzo social in Italia 2016

Quali social media dovrebbe usare la mia azienda?

quali social media scelgo per la mia aziendaIn un post recente nel blog di Salesforce Canada, si parla della importanza di analizzare la propria audience per capire quali siano i social media più adatti per la propria azienda e la propria attività.
Quando come azienda si inizia a considerare di utilizzare i canali social, infatti, la domanda cruciale spesso è: quali social media uso? Quali sono più adatti, corretti, indicati per la mia azienda, per la mia attività?

Naturalmente sono molti i fattori da prendere in considerazione.
Anzitutto il settore di attività (dice il post di Salesforce: “un hotel dovrebbe decisamente usare Instagram, una banca probabilmente no“), le risorse a disposizione (in termini di persone da dedicare a seguire i diversi ambienti, di competenze possedute, di contenuti che si possono/vogliono pubblicare….), la presenza dei concorrenti (in quali social sono presenti), ma soprattutto è importante l’analisi della propria audience: con chi voglio parlare? Quali sono le caratteristiche del mio cliente attuale e potenziale? E quindi: quali canali social utilizza il mio target?

Come checklist delle caratteristiche da conoscere del proprio target, il post di Salesforce propone questa:

Caratteristiche demografiche del target - social media

Di tutti i punti presentati, reddito (yearly earnings) e location (città/campagna) non li trovo particolarmente interessanti qui da noi: forse nel caso dal Canada (il post è nel blog di Salesforce Canada) è diverso, e per chi si vuole rivolgere ad un pubblico USA/Canada diventa invece uno schema importante da seguire!
Trovo sicuramente importanti e validi anche qui da noi: età, genere, livello di scolarità, interessi specifici.
In ogni caso, una volta capita e analizzata la propria audience, si può passare a vagliare i differenti social per capire se e quali ci possono essere utili (o necessari) per comunicare con il nostro target.

Riporto a fine post l’infografica completa, e riassumo qui di seguito alcune considerazioni che aiutano ad analizzare i social media principali. Come al solito, i punti presentati nell’infografica sono comunque opinabili (in particolare, come accennavo prima, le considerazioni sulla fascia di reddito), però rimangono spunti interessanti da cui partire, e più in generale è fondamentale l’idea di dover analizzare gli ambienti social a partire dal tipo di audience cui miriamo. Non solo per capire quali ambienti social siano più utili nel nostro caso specifico, ma anche per capire quali social siano invece non utili, nell’ottica di ottimizzare (e non sprecare) le risorse a disposizione e di interagire con le persone “giuste” per noi.

  • Facebook: c’è chiunque (o quasi). Non significa che sia obbligatorio usare Facebook, ma che molto probabilmente troveremo la nostra audience desiderata anche in Facebook (magari meno fra i più giovani)
  • YouTube: spesso sottoutilizzato in molti settori, invece potenzialmente molto efficace nel raggiungere il pubblico; quasi fondamentale per musica, videogiochi, elettronica
  • Twitter: ottimo per condividere e dare visibilità a notizie e contenuti propri, ma soprattutto per creare dialoghi e interazione
  • LinkedIn: fondamentale soprattutto per il B2B; però si basa anzitutto sulla partecipazione e l’attività delle singole persone, più che dell’azienda in sè
  • Instagram: il social più in ascesa e il più diffuso tra i più giovani, utile per raccontare per singole immagini
  • Pinterest: utenza soprattutto femminile e ideale per tutte le attività “visive” (moda, viaggi, artigianato…); presentazione delle immagini molto più strutturata (bacheche) rispetto a Instagram
  • Tumblr: un po’ social media, un po’ blog. Funziona soprattutto per contenuti brevi, e registra un’alta attività di re-blogging, che può aiutare la diffusione dei contenuti.

Date un occhio all’infografica completa e all’articolo originale che contengono riflessioni anche su altri ambienti come Reddit, Imgur, Snapchat.

(clicca per ingrandire l’immagine)Which Social Media Sites Should Your Company Be On?