Percentuale utilizzo diversi browser Internet

Dal recente aggiornamento del fantastico report Digital 2020 di WeAreSocial/Hootsuite, tiro fuori questa slide che mostra le percentuali di utilizzo dei diversi browser Internet 8click sull’immagine per ingrandire):

Percentuale utilizzo browser Internet

Per chi, come me, utilizza Internet da un po’, ha ben presente che nel tempo è cambiato abbastanza il panorama dei browser…
All’inizio c’era Netscape Navigator, poi si è aggiunto Internet Explorer. Più tardi sono arrivati Safari, Opera, Chrome… fino al recente Edge (rifacimento di Internet Explorer in realtà)…

Questa è la fotografia dell’uso dei diversi browser oggi (luglio 2020), secondo questa ricerca.

Al primo posto Chrome (oltre 65% del traffico Internet), sicuramente spinto dalla diffusione degli smartphone Android su cui Chrome c’è sempre, preinstallato.
Un po’ come, in passato, Internet Explorer era il più utilizzato perché presente di default su tutti i pc con Windows.
Segue Safari (legato al mondo IoS, su smartphone/ipad/computer fisso). Curiosa anche la presenza in questa classifica di Samsung Internet (di nuovo, legata alla diffusione degli smartphone Samsung, senza dubbio).
Mi fa un po’ strano la bassissima percentuale di Firefox: vabbè, io ci sono affezionato quindi sono di parte, però mi aspettavo una percentuale maggiore. In effetti non è preinstallato in auatomatico su smartphone e nemmeno su pc, quindi è normale che non sia ai primi posti di questa classifica. Credevo comunque che la percentuale di utilizzo fosse un po’ più alta.

Allo stesso modo, è davvero residuale l’utilizzo di Internet Explorer (1,4% !) di Microsoft. Qui, devo dire che con il recente aggiornamento/rifacimento del programma, che ora si chiama Edge, è migliorato molto come browser (rispetto alle “non eccellenti” ultime versioni di IE…).
Però, questione di abitudine e di trovare Chrome/Safari presintallato e in evidenza, soprattutto sugli smartphone e… ciao. Vediamo se riuscirà a convincere gli utenti ad usarlo…

Voi cosa usate per navigare su Internet?

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Verso un nuovo modo di usare Internet?

Prendo spunto da un articolo (The Web Is Dead. Long Live the Internet) di By Chris Anderson e Michael Wolff su Wired, che a loro volta partono da un’analisi di Andrew Odlyzko su dati Cisco (ci siamo già persi con tutti questi passaggi ? 😎 ): un articolo che dà un sacco di spunti di riflessione. Ne seguo uno.

Traffico Internet per tipologia in percentuale

Traffico Internet per tipologia in percentuale (tratto da wired.com)

I dati Cisco riportati qui sopra illustrano il traffico Internet negli Stati Uniti per tipologia di contenuto: anzitutto, come nota di colore, notiamo come strumenti che negli anni 90 (per noi che già usavamo Internet…) erano il cuore del Web siano praticamente spariti: Telnet, newsgroup… ma anche il FTP!
Ma il dato più interessante, che colpisce di più, è che oggi (anzi ormai da qualche anno) è in netta flessione il traffico Internet generato dalle pagine web, a tutto vantaggio invece del traffico video (anche il peer-to-peer viene dato in calo, forse anche per le lotte all’illegalità?).

Ohibò! Le pagine web, la base fondante del Web, quasi un sinonimo di Internet, non ne sono più il cuore?
E qui arriva l’interessante analisi di Anderson. Riporto direttamente dall’articolo:

“Over the past few years, one of the most important shifts in the digital world has been the move from the wide-open Web to semiclosed platforms that use the Internet for transport but not the browser for display”. It’s driven primarily by the rise of the iPhone model of mobile computing […], one where HTML doesn’t rule. And it’s the world that consumers are increasingly choosing, not because they’re rejecting the idea of the Web but because these dedicated platforms often just work better or fit better into their lives (the screen comes to them, they don’t have to go to the screen).

Prescindendo un attimo dal “semiclosed platforms” (che pure è un gran bel tema, approfondito peraltro nello scambio di interventi con Tim O’Reilly e John Battelle che segue lo stesso articolo), mi ha colpito invece il cambiamento dell’utilizzo di Internet: da “browsing-based” a “application-based“, sul fatto di utilizzare Internet come “mezzo di trasporto” ma non il browser…
Ed in effetti il fenomeno del momento sono appunto le cosiddette “app” che da smartphone, iPad e simili consentono di fare ormai “la-qualunque-cosa” online ma senza usare appunto un browser. E pensare che fino a poco tempo fa si pensava invece che si stesse andando verso una situazione in cui tutte le applicazioni fossero accessibili da browser (pensiamo a applicazioni come GoogleDocs)… E’ un cambiamento notevole no? Arriveremo ad un punto in cui la navigazione via browser sarà residuale rispetto a quella da smartphone? Gosh!

Certo, il fatto che con le app e le piattaforme “proprietarie” i grandi attori del mercato ci guadagnino mentre con la semplice navigazione via browser no, aiuta decisamente a capire perché si vada in quella direzione (come sempre Anderson spiega nel prosieguo del suo articolo) !

Per completezza va detto che all’articolo e all’analisi sono state fatte diverse critiche: FTP e newsgroup non utilizzano http quindi non sono paragonabili… un singolo video occupa ovviamente più banda di una pagina… non conta il traffico in bytes ma il tempo speso dall’utente in ciascuna attività, ecc…

Rimane l’interessante analisi sul cambiamento della fruizione del Web e sul ruolo sempre più importante degli smartphone (e simili) nell’accesso al Web.