Percentuale utilizzo diversi browser Internet

Dal recente aggiornamento del fantastico report Digital 2020 di WeAreSocial/Hootsuite, tiro fuori questa slide che mostra le percentuali di utilizzo dei diversi browser Internet 8click sull’immagine per ingrandire):

Percentuale utilizzo browser Internet

Per chi, come me, utilizza Internet da un po’, ha ben presente che nel tempo è cambiato abbastanza il panorama dei browser…
All’inizio c’era Netscape Navigator, poi si è aggiunto Internet Explorer. Più tardi sono arrivati Safari, Opera, Chrome… fino al recente Edge (rifacimento di Internet Explorer in realtà)…

Questa è la fotografia dell’uso dei diversi browser oggi (luglio 2020), secondo questa ricerca.

Al primo posto Chrome (oltre 65% del traffico Internet), sicuramente spinto dalla diffusione degli smartphone Android su cui Chrome c’è sempre, preinstallato.
Un po’ come, in passato, Internet Explorer era il più utilizzato perché presente di default su tutti i pc con Windows.
Segue Safari (legato al mondo IoS, su smartphone/ipad/computer fisso). Curiosa anche la presenza in questa classifica di Samsung Internet (di nuovo, legata alla diffusione degli smartphone Samsung, senza dubbio).
Mi fa un po’ strano la bassissima percentuale di Firefox: vabbè, io ci sono affezionato quindi sono di parte, però mi aspettavo una percentuale maggiore. In effetti non è preinstallato in auatomatico su smartphone e nemmeno su pc, quindi è normale che non sia ai primi posti di questa classifica. Credevo comunque che la percentuale di utilizzo fosse un po’ più alta.

Allo stesso modo, è davvero residuale l’utilizzo di Internet Explorer (1,4% !) di Microsoft. Qui, devo dire che con il recente aggiornamento/rifacimento del programma, che ora si chiama Edge, è migliorato molto come browser (rispetto alle “non eccellenti” ultime versioni di IE…).
Però, questione di abitudine e di trovare Chrome/Safari presintallato e in evidenza, soprattutto sugli smartphone e… ciao. Vediamo se riuscirà a convincere gli utenti ad usarlo…

Voi cosa usate per navigare su Internet?

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Report Digital 2020

Come ogni anno a fine gennaio, WeAreSocial e Hootsuite hanno pubblicato il loro rapporto ‘Digital2020’ che riporta tantissimi dati sul mondo Internet-digital-social. Al momento è uscito solo il report mondiale, cui segue (di solito) nel giro di qualche giorno/settimana il dettaglio per singola nazione.

Come negli anni scorsi, non sto a fare un’analisi completa delle 247 slide, ovviamente (slides scaricabili da slideshare; sul sito di wearesocial invece la presentazione ufficiale), ma riprendo le principali slide che mi hanno colpito e che più da vicino riguardano la mia attività di consulente/formatore.

Web in generale

Accesso ad Internet per device (pc/mobile)Accesso ad Internet da pc e mobileIl 53% del traffico web avviene da smartphone, il 44% da pc fisso e portatile, il 2,7% da tablet. I tablet sono veramente residuali ormai, mentre non c’è stata la “scomparsa” del traffico da pc, come alcuni sembravano immaginare, anche se è in discesa rispetto al 2018. Più o meno metà del traffico web è da mobile, ma l’altra metà è da fisso: interessante questo per immaginare e costruire al meglio i siti web.

Percentuale traffico web da smartphonePercentuale di utilizzo smartphone nell'accesso a internetA conferma della slide precedente: poco più della metà del traffico web è da smartphone. In risalita rispetto all’anno precedente, quando però era diminuito rispetto al 2017.

Percentuale di uso dei diversi browser
Percentuali di utilizzo dei diversi browserIl browser più utilizzato è Chrome (63%, e in aumento rispetto all’anno prima), seguito da Safari. Beh, non una grande sorpresa: Safari è il browser di riferimento del mondo Apple/IoS e Chrome quello del mondo Android (…e di Windows sui pc fissi).
Non credevo fosse così bassa la percentuale di Firefox in realtà (credo che dipenda dal fatto che è fondamentalmente usato solo su fisso e non su mobile).

Uso ad-blocker
Percentuale uso di ad-blocker per PaeseQui la slide è diversa: non è per marca/brand di ad-blocker ma per Paese. Mediamente nel mondo un utente su due usa un ad-blocker. In Italia la percentuale è un po’ più bassa (40%): secondo me è solo perché non ne parlano vip e guru vari. Inoltre praticamente non esistono ad-blocker per smartphone… (come-lo-vorrei!)

Siti web più visitati al mondo
Siti web più visitati al mondoStrano eh? I primi tre siti più visitati al mondo sono Google, YouTube e Facebook 🙂
Twitter al sesto posto mi pare strano…

Fonti per la scoperta di brand (come vengono trovate le aziende in rete)
Come vengono trovare le aziende in reteCome già avevo notato nell’aggiornamento sempre di WeAreSocial di luglio scorso, motori di ricerca, pubblicità in tv e passaparola sono tuttora i principali canali per far conoscere la propria azienda, il proprio brand.
Gli strumenti più propri del web 2.0 (ads social, commenti e consigli social, ads nelle app) si stanno ritagliando il loro spazio, ma non sono ancora al top della classifica. Quindi un mix tra i vari canali, a oggi, è la scelta più corretta, per arrivare al meglio ai diversi target e sfruttare le diverse possibilità.

 

Facebook

Utenti suddivisi per fasce d’età e genere
Utenti Facebook per fasce d'età e genereCome per i successivi (Instagram, Pinterest e LinkedIn), il dato è definito come pubblico raggiungibile tramite advertising, ma è un’ottima approssimazione della tipologia di utenti che utilizzano il social. Nel caso di Facebook, le fasce d’età di utilizzatori più presenti sono 18-24 e 25-34, con una lieve prevalenza di pubblico maschile.
Vabbè, io sono già nella fascia 45-54 …di cui in realtà mi aspettavo una percentuale più alta, perché siamo stati gli utenti del boom iniziale di Facebook. No?

Dispositivi utilizzate per accedere a Facebook
Dispositivi utilizzati per accedere a FacebookBeh… che 8 utenti su 10 (il 79%) dica di accedere a Facebook SOLO da smartphone è davvero molto. Avrei detto un po’ meno. Però, se così è, diventa davvero fondamentale quando si pubblica o si fa adv, essere sicuri di come il post verrà visualizzato su smartphone!

Numero medio di azioni svolte dagli utenti su Facebook ogni mese
Azioni medie per mese su Facebook - like, post, commenti...In media, ogni mese, ciascuno di noi mette 13 like a post, pubblica 5 commenti e condivide 1 post. Mi convincono poco (per lo meno, per la mia personale esperienza sia lato utente che lato gestore pagine) i 12 click al mese su post sponsorizzati. Mi sembrano taaaaantissimi!

Engagement medio dei post delle pagine aziendali
Engagement medio pagine FacebookMediamente l’engagement generato dai post delle pagine Facebook è del 3,39% (ossia poco più di 3 persone ogni 100 che vedono un post, interagiscono con quel post).
La percentuale sale con i post con video e con foto (ecco perché in aula diciamo sempre che è fondamentale aggiungere sempre foto o video ai post!).

Page reach
Page reach medio su FacebookDi questa slide mi interessa soprattutto il dato centrale (average organic reach): mediamente le pagine raggiungono il 5,17% dei propri fan in modo organico (ossia senza advertising) !
Questa slide va letta insieme alla prossima:

Differenze in reach e engagement tra pagine con più e con meno di 10.000 likeDifferenze in reach e engagement tra pagine con più e con meno di 10.000 likeCome era prevedibile, le pagine con meno di 10.000 fan hanno in proporzione un reach e un engagement migliore (certo che un reach organico del 2% è veramente basso!)

 

Instagram

Profilo utenti
Profilo utenti InstagramUtenti Instagram per fasce d’età e genere. Eeeh… il pubblico Instagram non è più così giovane e teenager… si è spostato sulla fascia 25-34. Utile da sapere, quando si scelgono i social più corretti per il proprio target. (Dove sono i teenager? TikTok?)

Engagement medio
Engagement medio InstagramL’engagement medio su Instagram (account aziendali/business) è del 1,49%. Stavolta mi sembra molto basso: per le aziende che gestisco io, si sta tra il 4 e il 6%, con un numero di follower tra 2.000 e 5.000. Quasi sicuramente sono gli account con più di 10.000 follower che (come in Facebook) abbassano la media globale… A proposito: su Buzzoole, un articolo su scomparsa dei like e engagement.

 

LinkedIn

Dati utenti
Dati utenti LinkedInNon ci sono grandi dati qui… tranne il 660 milioni di utenti raggiungibili via adv (e quindi più o meno utenti LinkedIn) e la proporzione 43/57 tra utenti donne e utenti uomini.

Utenti per fasce d’età e genere
Utenti LinkedIn per genere e fascia di etàMmmm, anche qui sinceramente mi sarei aspettato un dato un po’ diverso, con una percentuale un po’ più alta nella fascia 35-54. Comunque, interessante da sapere.

 

Pinterest

Panoramica su utenti
Panoramica dati utenti PinterestCirca 170 milioni gli utenti di Pinterest, e il 72% è di sesso femminile.

Utenti per fasce d’età e genere
Utenti Pinterest per genere e fasce d'etàOk, netta prevalenza femminile, e pubblico mediamente giovane. Però, interessanti anche quelle percentuali sopra i 50. Un pubblico comunque più maturo di Instagram, nonostante come detto prima anche su Instagram l’utente medio sta “invecchiando”.

L’uso dei social nelle diverse fasce d’età

Legenda Z M X B uso dei social Mentre stavo cercando dati sull’utilizzo dei social, mi sono imbattutto in una infografica, a cura di GlobalWebIndex, che riporta alcuni dati interessanti proprio sull’uso di social media e social network in riferimento alle ‘generazioni’ tipiche di cui si parla, ossia generazione X, millennial, generazione Z e baby boomer.

L’infografica la pubblico a fondo articolo: prima voglio estrarre due “pezzi” dell’immagine, che ho trovato particolarmente interessanti.

Anzi: prima di tutto, chi rientra in ciascuna di queste fascia di età (nelle “generazioni” citate nell’infografica) ?
Ecco un’immagine tratta dal sito kasasa.com:

GenZ - millenials - GenX - Baby Boomers

 

Chiarito questo, ecco il pezzo dell’infografica che descrive l’utilizzo di cinque principali piattaforme social (YouTube, Facebook, Instagram, Whatsapp e Twitter) da parte delle diverse ‘generazioni’:

Utilizzo di 5 social media a da parte delle diverse generazioni e fasce d'età

Cosa ci dice questa immagine:

  • la fascia di persone più “adulte” 😉 è quella che usa meno i social, ma è anche quella che cresce di più in proporzione (beh, certo, partendo da percentuali più basse, è anche facile…)
  • YouTube è la piattaforma social mediamente più utilizzata a tutte le età (secondo me, conta anche il fatto che non richiede registrazione per l’utilizzo e che i risultati appaiono direttamente nelle ricerche fatte su Google)
  • I millennial (cioè i nati tra 1980 e 1994) sono la fascia che usa di più Facebook (il che è vero: siamo quelli, mi ci metto anch’io, che abbiamo vissuto l’esplosione di Facebook e l’abbiamo abitato da subito; inoltre questa ricerca è del 2018, e i numeri riportati per Facebook per la generazione Z mi sembrano invece molto alti, onestamente…)
  • Per i più giovani, YouTube e Instagram sono i due ambienti social di riferimento con precentuali di utilizzo molto elevate (però direi che per la fascia teen ora c’è pure TikTok da considerare…)
  • Per Whatsapp invece mi aspettavo percentuali decisamente più elevate per tutte le fasce d’età
  • Twitter sembra essere quello più marginale (ed in effetti è così)

Dal fondo dell’infografica estraggo poi quest’altro pezzettino:

Social o motori di ricerca per cercare info su prodotti e brandCioè la percentuale di utenti che dice di usare i social oppure i motori di ricerca per trovare informazioni su prodotti, marchi e servizi online: i più giovani (generazione Z) sembrano utilizzare più i social che i motori di ricerca “classici” a questo scopo.

Interessante questo dato che ribadisce ancora una volta l’importanza della presenza e dell’utilizzo corretto dei social da parte delle aziende, sia per farsi trovare che per costruire e mantenere la propria reputazione.

Infine, l’infografica totale (click per ingrandire):

Infografica, l'uso dei social nelle varie generazioni di utenti, dai baby boomer alla generazione Z

 

Alcuni flash dal SMMDayIT 2018

smmdayit2018 - Social Media Marketing Day 2018Come ormai da diversi anni, anche quest’anno ho partecipato al Social Media marketing Day (#SMMDayIT) a Milano.
3 giorni di lavori (anziché 1 come era stato nelle edizioni precedenti): molti temi, molti interventi, alcuni moolto interessanti, altri meno. Nell’insieme un sacco di spunti, idee, esperienze da cui imparare.

Non sto a fare un riepilogo completo di tutti gli interventi dei 3 giorni (per leggere dei report estesi potete guardare ad es. su algoritma.it e su insidemarketing.it), però riprendo alcune slide che mi sono rimaste impresse per vari motivi. Oh, sono slide fotografate dallo smartphone, quindi la qualità delle foto è quella che è 🙂 .

Dunque:

La gente va su Facebook per evitare di prendere decisioni       (Massimo Chieruzzi, AdEspresso)

Me la sono segnata perché: fa riflettere. Il corollario del relatore era che per decidere la gente va su Google, fondamentalmente; mentre su Facebook si va per passare del tempo, per cazzeggiare, e quindi con attenzione all’acquisto molto, molto minore.

 

(Emilio Bianchi, Senaf)

Me la sono segnata perché: riassume perfettamente e molto velocemente il rapporto tra aspettative e soddisfazione (anche se, secondo me, dovrebbe essere S=E/A).
La soddisfazione (dopo aver provato un prodotto, un servizio, o aver vissuto un’esperienza) dipende dalle aspettative che si avevano e dall’esperienza che si è vissuto.
Alte aspettative e pessima esperienza = minima soddisfazione; viceversa: basse aspettative e ottima esperienza = alta soddisfazione.
Mi piaceva l’idea di una formula semplice che lega anche visivamente questi tre elementi.

 

(Sergio De Luca, ConfCommercio)

Me la sono segnata perché: mostra la composizione dei contenuti che visualizziamo sui social (in particolare Facebook). Solo una piccola parte sembra essere costituita da news, mentre il 70% sono contenuti creati da amici e famiglia (rimandando al concetto di prossimità che anche altri relatori hano ricordato)

 

Alle persone va dato ciò che deisderano dopo averlo provato(Giovanni Molaschi, RAI)

Me la sono segnata perché: esprime bene la necessità di lavorare sulle emozioni delle persone sui social. Quando si pubblica su Facebook occorre sì pensare a “cosa vorranno leggere i fan della mia pagina”, ma ancora di più a “come si sentiranno dopo aver letto quello che sto pubblicando”. Beh, mi piace come sintesi.

 

La SEO non è la soluzione ad ogni male(Marco Maltraversi, MBSummit)

Me la sono segnata perché: riassume alcuni tratti chiave della SEO e evidenzia come la SEO non sia un giochino o una magia, ma richieda tempo, competenza e “onestà” (inutile cercare di fregare Google!).

 

Rapporto tra vendite in negozio e vendite online(Daniele Antidormi, DoveConviene)

Me la sono segnata perché: riporta dati interessanti sul rapporto tra acquisti in negozio e acquisti online. Nonostante l’e-commerce sia in crescita, oggi ancora quasi il 90% degli acquisti avviene in negozio.

 

La regola del 3, neuromarketing(Mariano Diotto, IUSVE)

Me la sono segnata perché: il neuromarketing è molto intrigante e contiene implicitamente quel rischio di andare oltre il lecito e il moralmente accettabile che lo rende ancora più affascinante.
In particolare questa slide presenta esempi famosi di applicazione della “regola del 3” che aiuta a creare slogan che saranno più facilmente ricordati (manca: “Batte. Forte. Sempre.” che il relatore ha ricordato a voce). E’ una di quelle slide che fa dire “oh cavolo, è vero!”.
…devo decisamente fare un corso di neuromarketing !

 

Real time marketing - Alitalia vs Norwegian, portata del post(Andrea La Corte, Alitalia)

Me la sono segnata perché: ok, lo scambio di post Norwegian/Alitalia quando Brad Pitt e Angelina Jolie si erano lasciati è famoso; sia il primo post di Norwegian, sia la risposta di Alitalia. Ma mi mancava di sapere qual era stata la portata del post di Alitalia, com’era andato. Ecco qui la risposta.

 

Naturalmente al Social Media Marketing Day ci sono state molte altre cose interessanti: questi sono solo alcuni piccoli spunti!

 

Il report Digital 2018

Puntuale e ricco di informazioni e dati come sempre, è stato pubblicato il report “Digital in 2018” da parte di We Are Social e HootSuite.

Per me ormai è un appuntamento fisso che aspetto all’inizio dell’anno: mi dà un quadro aggiornato con un sacco di dati sui temi sui quali lavoro e faccio docenza: internet, i social, il loro utilizzo, il mobile, l’e-commerce…

Senza riportarlo per intero (oltre al quadro globale a livello mondiale ci sono le schede dedicate a praticamente a tutti i Paesi del mondo, i link li riporto a fine articolo), estraggo qui solo alcune delle slide che hanno colpito di più la mia attenzione:

Utenti attivi nei principali social nel mondo
Facebook è arrivato a 2,1 miliardi di utenti attivi al mese 😯 e Instagram è il terzo social più utilizzato al mondo, dietro solo a Facebook e YouTube

Utenti dei diversi social - mondo

I siti web più visitati al mondo
Beh, poca sorpresa. Sia per Similarweb che per Alexa (le due fonti da cui sono state tratte le classifiche), il sito più visitato al mondo è google.com. Secondo e terzo sono Facebook e YouTube.
…curioso come al 6° posto, per Similarweb, ci sia xvideos.com… :mrgreen:

Ranking dei siti web più visitati al mondo

Utilizzo di ad blockers nel mondo
E’ la prima volta che vedo un’infografica completa su questo tema, che per tutti coloro che si occupano di advertising sul web in realtà spesso è cruciale

Utilizzo di ad blockers nel mondo

Utilizzo delle app di messaggistica nel mondo, per Paese
Qual è l’app di messaggistica utilizzata in ciascun Paese del mondo? In Italia è WhatsApp (ovviamente…e come in tutti gli altri paesi segnati in verde nella mappa qui sotto), in altri (tra cui USA, Francia, Australia…) è FB Messenger. Anche questo interessante da sapere!

App di messaggistica nel mondo

Hashtag, emoticon ed emoji più utilizzati in Instagram
Questa poi è curiosa. Non tanto per gli hashtag (quelli indicati nella slide sono così “banali/generici” che sono davvero poco utili da usare ormai), ma per le emoticon e le emoji più utilizzate. Curioso.

Hashtag ed emoji più utilizzati in Instagram

Panorama digital in Italia
Più di 43 milioni sono gli utenti che utilizzano Internet in Italia e 34 quelli che usano i social (57%): davvero una platea immensa e (per forza) variegata e trasversale.

Panorama digital in Italia 2018

Principali piattaforme social in Italia
A gennaio 2018, il social più utilizzato in Italia rimane in assoluto YouTube, seguito a ruota da Facebook e Instagram. In pratica Facebook in Italia ha circa 34 milioni di utenti e Instagram circa 16 milioni. Wow.

Principali social in Italia 2018

Il report completo dedicato all’Italia si può trovare qui: https://www.slideshare.net/wearesocial/digital-in-italia-in-2018

Il report “global” con i dati che riguardano tutto il mondo invece è qui: https://www.slideshare.net/wearesocial/digital-in-2018-global-overview-86860338

Infine sul sito di WeAreSocial c’è la presentazione del lavoro e una prima analisi dei dati emersi, qui: https://wearesocial.com/it/blog/2018/01/global-digital-report-2018

 

 

Il panorama digital nel mondo e in Italia, gennaio 2017

Dopo la social media map 2017 di Overdrive, è uscito il periodico rapporto sullo stato del digital nel mondo di WeAreSocial (quest’anno in collaborazione con Hootsuite), aggiornato a gennaio 2017.

Una miniera di dati. Per farsi un’idea più precisa della situazione e per capire come sta evolvendo.
Cercate dati sull’andamento e sull’utilizzo di Internet, dei social, dell’e-commerce, in Italia e nel mondo? Ecco, questa è la presentazione giusta.

Alla pagina http://www.slideshare.net/wearesocialsg/presentations c’è l’elenco di tutte le presentazioni di WeAreSocial.
Oltre alla overview globale, ci sono anche quelle di dettaglio, suddivise per macroaree (Nord America, Sud America, Nord Europa, Sud Europa, etc…) all’interno delle quali ci sono i dettagli per ogni nazione: l’Italia si trova all’interno di Southern Europe dalla slide 72 (ci sono anche i dettagli di San Marino – da slide 139, wow!).

 

Non sto a riprendere tutti i dati: sono veramente una marea; estraggo però alcune slide e numeri (il commento di WeAreSocial è alla pagina http://wearesocial.com/it/blog/2017/01/digital-in-2017-in-italia-e-nel-mondo):

  • utenti Internet in Italia: oltre 39milioni, l’anno scorso erano 37,6
    Italia, dati utenti Internet gennaio 2017
  • frequenza di accesso a Internet in Italia: l’86% di chi usa Internet lo fa ogni giorno
    Italia, frequenza accesso a Internet, gennaio 2017
  • utenti Facebook in Italia: 31milioni (28milioni a gennaio 2016)
    Italia, utenti Facebook, gennaio 2017
  • in generale nel mondo: utenti Facebook 1,871 miliardi
    Dati utenti social media nel mondo, gennaio 2017

Cosa succede in 60 secondi su Internet

Cosa succede in un minuto su InternetMi affascina sempre quando trovo infografiche che riassumono cifre e dati su quello che succede in un minuto su Internet… Per quanto i numeri da soli non siano sufficienti e vadano letti e interpretati, niente… mi colpiscono! 🙂
Ci danno un’idea dell’importanza svolta oggi dalla rete, dell’incredibile traffico di dati, e delle interazioni che Internet ha permesso.

In effetti, ne avevo già scritto 3 anni fa e anche a inizio di quest’anno (il confronto con il post di oggi è utile per vedere come evolve l’uso della rete). Ieri, navigando in rete, ho trovato il riferimento a due recenti infografiche, una di Excelacom e un’altra di Domo e presentata in un post di Larry Kim su inc.com, che presentano dati e numeri su quello che succede in Internet ogni 60 secondi. Le riporto entrambe più sotto.

Alcuni dati che mi sono rimasti impressi:

  • Facebook: quasi 300.000 aggiornamenti di stato e oltre 4 milioni di “mi piace” a post di altri
  • YouTube: 300 ore di nuovi video vengono caricati e 2,78 milioni di video visualizzati
  • Skype: oltre 100.000 chiamate
  • Google: 2,4 milioni di ricerche
  • E-mail: 204 milioni di email spedite
  • Pinterest: quasi 10.000 pin di immagini

Wow, e tutto questo ogni singolo minuto !

L’infografica di Excelacom
(clicca per ingrandire)
Cosa succede in 60 secondi su Internet - Excelacom

L’infografica di Domo
(clicca per ingrandire)
Cosa succede in un minuto su Internet - Domo

Quali social media dovrebbe usare la mia azienda?

quali social media scelgo per la mia aziendaIn un post recente nel blog di Salesforce Canada, si parla della importanza di analizzare la propria audience per capire quali siano i social media più adatti per la propria azienda e la propria attività.
Quando come azienda si inizia a considerare di utilizzare i canali social, infatti, la domanda cruciale spesso è: quali social media uso? Quali sono più adatti, corretti, indicati per la mia azienda, per la mia attività?

Naturalmente sono molti i fattori da prendere in considerazione.
Anzitutto il settore di attività (dice il post di Salesforce: “un hotel dovrebbe decisamente usare Instagram, una banca probabilmente no“), le risorse a disposizione (in termini di persone da dedicare a seguire i diversi ambienti, di competenze possedute, di contenuti che si possono/vogliono pubblicare….), la presenza dei concorrenti (in quali social sono presenti), ma soprattutto è importante l’analisi della propria audience: con chi voglio parlare? Quali sono le caratteristiche del mio cliente attuale e potenziale? E quindi: quali canali social utilizza il mio target?

Come checklist delle caratteristiche da conoscere del proprio target, il post di Salesforce propone questa:

Caratteristiche demografiche del target - social media

Di tutti i punti presentati, reddito (yearly earnings) e location (città/campagna) non li trovo particolarmente interessanti qui da noi: forse nel caso dal Canada (il post è nel blog di Salesforce Canada) è diverso, e per chi si vuole rivolgere ad un pubblico USA/Canada diventa invece uno schema importante da seguire!
Trovo sicuramente importanti e validi anche qui da noi: età, genere, livello di scolarità, interessi specifici.
In ogni caso, una volta capita e analizzata la propria audience, si può passare a vagliare i differenti social per capire se e quali ci possono essere utili (o necessari) per comunicare con il nostro target.

Riporto a fine post l’infografica completa, e riassumo qui di seguito alcune considerazioni che aiutano ad analizzare i social media principali. Come al solito, i punti presentati nell’infografica sono comunque opinabili (in particolare, come accennavo prima, le considerazioni sulla fascia di reddito), però rimangono spunti interessanti da cui partire, e più in generale è fondamentale l’idea di dover analizzare gli ambienti social a partire dal tipo di audience cui miriamo. Non solo per capire quali ambienti social siano più utili nel nostro caso specifico, ma anche per capire quali social siano invece non utili, nell’ottica di ottimizzare (e non sprecare) le risorse a disposizione e di interagire con le persone “giuste” per noi.

  • Facebook: c’è chiunque (o quasi). Non significa che sia obbligatorio usare Facebook, ma che molto probabilmente troveremo la nostra audience desiderata anche in Facebook (magari meno fra i più giovani)
  • YouTube: spesso sottoutilizzato in molti settori, invece potenzialmente molto efficace nel raggiungere il pubblico; quasi fondamentale per musica, videogiochi, elettronica
  • Twitter: ottimo per condividere e dare visibilità a notizie e contenuti propri, ma soprattutto per creare dialoghi e interazione
  • LinkedIn: fondamentale soprattutto per il B2B; però si basa anzitutto sulla partecipazione e l’attività delle singole persone, più che dell’azienda in sè
  • Instagram: il social più in ascesa e il più diffuso tra i più giovani, utile per raccontare per singole immagini
  • Pinterest: utenza soprattutto femminile e ideale per tutte le attività “visive” (moda, viaggi, artigianato…); presentazione delle immagini molto più strutturata (bacheche) rispetto a Instagram
  • Tumblr: un po’ social media, un po’ blog. Funziona soprattutto per contenuti brevi, e registra un’alta attività di re-blogging, che può aiutare la diffusione dei contenuti.

Date un occhio all’infografica completa e all’articolo originale che contengono riflessioni anche su altri ambienti come Reddit, Imgur, Snapchat.

(clicca per ingrandire l’immagine)Which Social Media Sites Should Your Company Be On?

Come valutare la propria azione sui social?

Come valutare e misurare le azioni sui socialDiciamo subito che la misurazione e la valutazione delle azioni sui social sono temi complessi e dibattuti, e che in un solo post non ci provo nemmeno a definirne tutti gli aspetti !

Però, qualche giorno fa, mi sono imbattutto nell’infografica di Salesforce che riporto più sotto, e che dà alcuni spunti interessanti e molto utili, quanto meno per iniziare ad affrontare la questione.
Mi sembra un buon punto di partenza, anche se, come dice l’infografica stessa alla fine, “these metrics will get you started, but don’t limit yourself to the metrics everyone else uses. The best metrics for you may come from internal analytics“, ossia “queste metriche ti aiutano a iniziare, ma non fermarti alle metriche che tutti usano. Le migliori metriche per te derivano da analisi interne”. Ogni azienda, ogni contesto infatti dovrà capire quali dati, quali parametri specifici utilizzare per valutare l’efficacia della propria azione sui social.

L’infografica è divisa in due: nella prima parte descrive come approcciarsi alla misurazione delle azioni social, nella seconda suggerisce alcuni parametri da analizzare in tre social principali: Facebook, Twitter e LinkedIn.
Traduco rapidamente i punti principali, rimandando alla lettura completa dell’infografica.

Come misurare, come affrontare correttamente l’analisi delle azioni sui social:

  1. Determinare i parametri più adatti da valutare in funzione della campagna che si sta facendo e del proprio contesto
  2. Determinare quale sarà l’obiettivo della propria azione sui social (fidelizzazione clienti? Aumento visibilità? Generazione di lead?)
  3. Collegare correttamente obiettivi da raggiungere e parametri misurabili (gli obiettivi devono essere smart: specifici, misurabili, raggiungibili, realistici, definiti nel tempo – per approfondire l’acronimo smart vedi ad es. http://www.manageronline.it/articoli/vedi/2653/obiettivi-smart/)
  4. Tracciare e misurare contatti e acquisti generati grazie all’azione social (ad es. con i tracking code di Google)
  5. Misurare i risparmi in termini di tempo e costi grazie ai social (nella gestione clienti, nella comunicazione…)
  6. Capire come misurare il ROI delle azioni sui social (sul tema “ROI e social media” rimando all’ottimo http://vincos.it/social-media-roi/)
  7. Essere pronti a correggere e cambiare l’azione (sulla base dei risultati registrati e dei parametri misurati)

Cosa misurare nei social, quali parametri possono essere interessanti da monitorare:

  1. Facebook: la copertura dei post, l’andamento netto dei “mi piace”, il coinvolgimento (click, commenti, condivisioni…), le insight (statistiche delle pagine)
  2. Twitter: la crescita dei follower, il coinvolgimento (engagement), le menzioni da parte di altri utenti, il tipo di contenuto che ha avuto maggiore successo, la frequenza di utilizzo
  3. LinkedIn: l’andamento dei follower (di una pagina, si intende), il livello e il tipo di follower (di quale settore, di quale area…), il coinvolgimento (condivisioni, commenti)

Certo, come dicevo, si tratta solo di indicazioni parziali; ma trovo comunque che l’infografica dipinga un primo quadro chiaro, corretto e fatto bene, utile soprattutto per chi non conosce bene il tema e vuole cominciare a capire come misurare e valutare quello che sta facendo nei social.

(clicca sull’immagine per ingrandire o vai all’articolo su salesforce.com)

Make Social Measurable: Best Practices and Metrics to Grow and Succeed

Digital, Internet, social e mobile in Italia a gennaio 2015

Digital, social e mobile in Italia a gennaio 2015WeAreSocial ha appena pubblicato l’aggiornamento a gennaio 2015 del suo report periodico sullo stato del digitale, dell’utilizzo di Internet, dei social media e del mobile nel mondo.

Queste le slide pubblicate su slideshare (376 imperdibili slides!):

 

Qualche dato generale che vorrei evidenziare:

  • più di 3 miliardi di utenti Internet nel mondo (slide 6) con un aumento del 21% rispetto ad un anno fa (slide 7)
  • 584 milioni gli utenti Internet in Europa (slide 12), pari ad una percentuale del 70% della popolazione e più di 1 miliardo di utenze mobile
  • una media, a livello mondiale, di 4,4 ore al giorno passate su Internet da pc e portatili (slide 18)
  • il 62% delle connessioni a Internet avviene da pc/portatili (in netta diminuzione rispetto all’anno scorso) e il 31% da smartphone (in forte crescita – +39% – rispetto ad un anno fa) (slide 19)
  • quasi il 30% della popolazione mondiale ha almeno un account attivo in un social media (slide 24)
  • Facebook ha raggiunto i 1,366 miliardi di utenti (slide 28)

 

Da questo enorme bacino di utilissimi dati, inoltre, estraggo 4 slide che riguardano l’Italia (il dettaglio sull’Italia è nelle slide 165-175):

Dati uso Internet Italia gennaio 2015Su circa 61milioni di abitanti, sono 36,6 milioni gli utenti Internet e 28 milioni hanno almeno un account attivo sui social media. Più di 82 milioni sono le utenze mobile.

 

Uso di Internet in Italia gennaio 2015Gli utenti che usano Internet da smartphone e tablet sono quasi 26 milioni, pari al 43% della popolazione totale.

 

Uso social media Italia gennzio 201528 milioni sono gli utenti con almeno un account social, pari al 46% degli italiani, e di questi 22 milioni accedono da mobile.

 

Piattaforme social top in Italia gennaio 2015Facebook rimane ovviamente il social network più utilizzato, ma Whatsapp lo ha superato in termini di utenti attivi (anche se sono strumenti ben diversi e che quindi, almeno parzialmente, pescano utenti da bacini differenti). Twitter è il secondo social più utilizzato, seguito a brevissima distanza da Google+ (con tutti i dubbi che tuttora rimangono sul vero utilizzo di Google+ come social).

Infine qui: http://wearesocial.net/blog/2015/01/digital-social-mobile-worldwide-2015/ trovate la presentazione completa del report da parte di We Are Social.